Nel 2024, l’Italia ha registrato un totale di 511.688 denunce di infortunio sul lavoro, segnando una leggera diminuzione dello 0,7% rispetto alle 515.141 del 2023. Questo calo è attribuibile principalmente alla riduzione degli infortuni avvenuti durante l’attività lavorativa, scesi dell’1,9% da 422.880 a 414.853 casi. Al contrario, gli infortuni in itinere, ossia quelli occorsi nel tragitto tra casa e lavoro, sono aumentati del 5,0%, passando da 92.261 a 96.835 denunce.
I settori che hanno registrato un incremento degli infortuni includono le Costruzioni (+2,8%), il Commercio (+3,9%) e i Trasporti e magazzinaggio (+2,5%). Di contro, l’Industria manifatturiera e la Sanità e assistenza sociale hanno mostrato una diminuzione rispettivamente del 4,7% e dell’11,7%.
Per quanto riguarda gli incidenti mortali, nel 2024 sono state presentate 1.077 denunce, 48 in più rispetto alle 1.029 del 2023. Questo aumento è dovuto a un incremento sia dei decessi avvenuti durante l’attività lavorativa (+7 casi, da 790 a 797) sia di quelli in itinere (+41 casi, da 239 a 280).
Le denunce di malattie professionali hanno subito un significativo incremento del 21,6%, passando da 72.754 nel 2023 a 88.499 nel 2024. Le patologie più frequentemente segnalate riguardano il sistema osteo-muscolare e del tessuto connettivo, seguite da malattie del sistema nervoso e dell’orecchio
Questi dati evidenziano la necessità di un’attenzione costante alla prevenzione e alla sicurezza nei luoghi di lavoro, con particolare focus sui settori e sulle tipologie di infortuni e malattie in crescita.
A cura di Ilaria Sartori
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