Ehi tu, che lavori in quota, questo messaggio è per te.
Sei lassù, imbracato, con il vento che ti sfiora il viso. Sai bene che la tua sicurezza dipende da ogni movimento, da ogni dettaglio. Ma c’è un pericolo che forse non consideri abbastanza: la sospensione dopo una caduta.
Immagina di scivolare, il tuo DPI fa il suo dovere, ti trattiene. Sei salvo. O almeno così sembra. Ma ogni secondo che passi appeso può trasformarsi in un incubo. Il sangue smette di circolare bene, le gambe si intorpidiscono, il cuore fa fatica. Potresti svenire. Potresti non avere il tempo di chiedere aiuto.
Non lasciare che questo accada.
Non è solo questione di avere l’imbracatura giusta. Serve preparazione, consapevolezza. La tua vita dipende dalla formazione che hai fatto, dai dispositivi che usi e da chi può tirarti fuori da lì in tempo.
E allora pretendi sicurezza, informati, chiedi addestramento, controlla il tuo equipaggiamento ogni giorno. Perché la differenza tra tornare a casa o restare sospeso nel vuoto si gioca in pochi minuti.
Tu conti. Tu devi tornare a casa.
A cura di Ilaria Sartori
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